Chi sono


Armando Rotoletti (Messina, 1958) ha studiato fotografia a Londra presso il St. Mary College e il London Polytechnic (ora University of Westminster). A Milano, negli anni Ottanta e Novanta si è dedicato al fotogiornalismo; al centro di mostre personali e collettive, con l’agenzia di Grazia Neri è diventato fotografo-ritrattista di personaggi della cultura, dello spettacolo e dell’economia. I suoi reportage sono comparsi sulle più importanti testate nazionali e internazionali.
Da una ventina d’anni si dedica inoltre a lavori di ampio respiro e approfondimento sociale, Casa della Carità. I volti le storie (2005) racconta la fondazione di don Colmegna, Barbieri di Sicilia (2007) è un viaggio tra le ultime botteghe dell’isola, e a paesaggi e protagonisti dei principali distretti agroalimentari: Gente di Barbaresco (2013) è stato il primo risultato di questo impegno.
Circoli di conversazione a Biancavilla (2013) esplora la realtà antropologica di un paese alle pendici dell’Etna. Valelapena (2013) raccoglie storie di riscatto dal carcere di Alba. Scicli, città felice (2014) racconta l’affascinante città barocca. Vino e gente dell’Etna (2015) documenta il rinascimento enoico di quel territorio, e Il volto dell’IO (2015) ritrae cinquanta filosofi italiani. Noto. Le pietre i volti (2015) narra l’unicità e la bellezza della città. Sicilia in piazza (2017), dichiarazione d’amore di un figlio alla sua terra, è l’affresco di ottantadue piazze vuote, libere da condizionamenti visivi per il tempo di una fotografia. Selinunte (2019) interpreta il rapporto anche estetico fra rovine ed edifici, templi e paesaggio. Nel dicembre del 2020 è stata la volta di un volume coraggioso: Morte in Sicilia, ritratto del lutto nella tradizione isolana, con testi di Dacia Maraini e Ignazio Buttitta. Marina di Ventimiglia (2021) è l’accorata testimonianza dell’incontro con la riviera ligure di ponente.
Armando Rotoletti realizza inoltre servizi fotografici per l’editoria, aziende e privati.